Un argomento sempre molto presente nei salotti di “alimentazione fai da te” risulta il delicato tema delle Intolleranze alimentari.
Come spesso accade, tante informazioni (errate) provengono da un mero meccanismo commerciale, altre volte invece l’auto-diagnosi diventa modo per giustificare abitudini alimentari errate.
Allergie ed intolleranze alimentari
Innanzitutto è doveroso specificare che allergie ed intolleranze sono due patologie ben diverse. Le allergie creano una più o meno severa risposta immunitaria che potrebbe avere risvolti anche molto gravi. Devono essere assolutamente diagnosticate da un allergologo il quale potrà suggerire di avvalersi di un nutrizionista per elaborare un appropriato piano alimentare.
Un’intolleranza alimentare non implica invece coinvolgimenti del sistema immunitario. Si tratta di una non adeguata metabolizzazione di alcune molecole con probabili ripercussioni sull’apparato digerente (gonfiore addominale, pesantezza, aria, irregolarità del transito intestinale, ecc).
Quali test si rivelano affidabili?
Per quanto riguarda le allergie esistono diversi test con solide basi scientifiche a dimostrarne l’affidabilità. Questi test vanno effettuati esclusivamente da personale qualificato ed in luoghi idonei.
Non esistono invece evidenze scientifiche sulla validità dei fantomatici e fantasiosi test per le intolleranze. Test venduti spesso a caro prezzo ed effettuati da dietologi, nutrizionisti e persino da farmacisti il cui solo fine è quello di lucrare non tenendo affatto a cuore la propria etica o la salute del paziente.
Dopo i test scientifici per le allergie e quelli empirici per le intolleranze, troviamo i test sugli anticorpi per la celiachia (è una malattia autoimmune) ed il Breath Test per il lattosio. In entrambi i casi si parla di test seri ed attendibili.
Qualora dovessimo riscontrare disturbi e fastidi riconducibili ad un’intolleranza, è importante parlarne con un medico (per escludere patologie nascoste) e con un nutrizionista serio che saprà aiutarvi grazie alla propria esperienza e ad un semplice diario alimentare.
Eliminare un alimento
La dieta più sbagliata è quella in cui viene completamente eliminato un alimento o una categoria di alimenti. Questo può esser fatto solo da uno specialista, in caso di comprovate allergie o intolleranze. Lo specialista provvederà quindi a sostituire l’alimento escluso dalla dieta con uno di pari valore nutritivo o a creare una rotazione in caso di intolleranze dovute all’accumulo di una determinata sostanza.
Ho perso peso eliminando gli alimenti a cui sono risultato intollerante
Molte persone, scoprendosi (in maniera falsa) intolleranti ad un alimento ed eliminandolo dalla propria dieta, perdono peso attribuendo quindi all’intolleranza i chili di troppo.
Non c’è alcuna correlazione tra peso ed intolleranza!
Le intolleranze alimentari più comuni in questi casi sono glutine e lattosio. Nelle diete fai da te vengono esclusi pane, pasta, latte e latticini. È facile capire come la perdita di peso sia riconducibile all’eliminazione di importanti fonti caloriche piuttosto che ad un’intolleranza (vero o presunta che sia).
Perché è più grave di quanto sembri?
Tutto questo si riassume principalmente in uno spreco di soldi e tempo oltre che in un inutile stress. Diventa però pericoloso quando queste intolleranze vanno a togliere alimenti preziosi a giovanissimi, anziani o persone fisicamente debilitate, creando così carenze di nutrienti fondamentali alla crescita, allo sviluppo o al sostegno di un organismo già debole.
In conclusione
È importante ricorrere sempre al parere medico e diffidare di costosi rimedi privi di fondamenti scientifici. In caso di intolleranze alimentari il nutrizionista avrà bisogno di un’anamnesi alimentare e della vostra collaborazione!
Test per le intolleranze alimentari:
- Costi elevati (spesso raggiungono i 300€)
- Privi di fondamenti scientifici
- Non aiutano a perdere peso
- Potrebbero attribuire ad un’intolleranza i sintomi di una malattia ben più grave
- Sono quasi sempre seguiti da una dieta sbilanciata